Perché Progresso Torino?

Perché Progresso Torino?

L’aver teorizzato per anni che uno vale uno, che la competenza era in genere un accessorio superfluo, ed in politica quasi un elemento ostativo, e la presunzione che qualche minuto di navigazione via internet potesse sostituire studio, esperienza e il lavoro di anni sul campo, non ha aiutato la nostra Città a vincere le sfide di questi anni difficili.

Alla paura mista ad uno stato di spaesamento, tipiche di questa epoca di globalizzazione e straordinarie trasformazioni tecnologiche, si è aggiunto l’effetto devastante della pandemia e l’illusione della semplificazione. Non tutto è, infatti, semplificabile e facilmente comprensibile, e problemi complessi hanno raramente soluzioni semplici e di immediata attuazione.

Questo clima ha portato al depotenziamento del rapporto delega/rappresentanza, con la drastica riduzione dell’interesse e della disponibilità a partecipare alla vita pubblica, innescando due fenomeni:

  • una sorta di selezione al ribasso, che sta tenendo lontano risorse che sarebbero preziose per l’amministrazione cittadina;
  • la riduzione al lumicino dei tempi e della qualità della formazione, premessa indispensabile per accedere credibilmente a ruoli pubblici.

È evidente che la criticità del momento, richiede una piena assunzione di responsabilità politica nell’indicare un progetto di ampio respiro in grado di trasformare e rilanciare Torino e, per fare questo, è necessaria una Alleanza tra Politica, Pubblica Amministrazione, Università ed Imprese, che si traduca in un clima favorevole allo sviluppo della Città.

La crescita economica però, di per sé stessa non appiana le diseguaglianze che a Torino sono sempre più drammatiche ed investono crescenti strati della popolazione. È quindi fondamentale che si introducano tutti i mezzi per produrre ricchezza e che, accanto a questi, ci si attivi per garantire mobilità sociale, accesso alla formazione, ai capitali, in altre parole mitigare le disuguaglianze sociali.

È anche una scelta di campo tra interessi e valori, perché le diseguaglianze eccessive minano alla base lo stesso collante della società, le tolgono energia, generano pessimismo, ed impediscono di poter contare sui migliori talenti.

Sulla base di queste riflessioni, ci è parso necessario raccogliere le forze che in questi giorni hanno avvertito la necessità e l’esigenza di mettere a fattore comune competenze, esperienze, ed idee per partecipare alla sfida di rilanciare Torino. Un’alleanza omogenea nello spirito di un “Patto – Alleanza del fare”, che non si riconosce più in schemi politici che guardano solo al passato ed in rituali anacronistici e spesso incomprensibili.

Sergio Enrietto

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